La Sicilia pianta il grano antico e batte le multinazionali

- di G. Musumeci -

“Ho convertito 100 ettari dell’azienda familiare a grano locale” confessa Giuseppe Li Rosi, un agricoltore siciliano che davanti alle pressioni internazionali e ai grani francesi o canadesi che ci vengono dati come unica scelta possibile, ha trovato insieme ad altri una via alternativa che salva qualità ed economia. I cosiddetti “grani antichi”, riscoperti dopo quasi un secolo di dimenticatoio.
Timilia, Maiorca e Strazzavisazz… grani che gli antichi Greci conoscevano e i Romani coltivavano, usati fino ai primi del Novecento, poi perduti nella nebbia della memoria. Sono tornati in auge di recente, anche perché ottimi sostituti del grano normale per le persone che soffrono di celiachia a altre intolleranze. Ma non è solo una questione medica. I grani antichi, coltivati con metodi noti solo in Sicilia, riportano lavoro e movimento economico del commercio locale… salvando l’isola dalla crisi. Vi pare poco? Molti contadini siciliani stanno passando al biologico, la Sicilia è tra le prime regioni produttrici di prodotti Bio, e questi grani sono la novità del secolo.

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Chi si impegna a gestire campi di grano antico, deve dedicare almeno 10 ettari a ogni coltura, mantenendo la purezza del seme. Li Rosi, presidente dell’associazione “Simenza, cumpagnia siciliana sementi contadine”, ha raccolto intorno a sé 70 produttori ma alle porte premono almeno un centinaio di altri agricoltori, entusiasti dell’idea. Contrariamente alle rigide regole dei grani multinazionali, che sono sempre gli stessi, i grani antichi si seminano con miscugli di sementi, sono insomma variegati e questo rende la qualità della spiga più resistente e anche la terra più produttiva. Sono tecniche che risalgono a mille anni fa e richiedono pazienza. Il primo anno si semina e raccoglie discretamente, il secondo e il quarto anno la produzione subisce incrementi significativi. La domanda ora è una sola: quanto scommettiamo che tra poco qualche mega organismo mondiale dirà che i grani locali sono pericolosi e cancerogeni… allo scopo di fermare questa ventata di novità salva-crisi che fa paura ai grandi?
Fonte: http://ecologia.guidone.it/


10 commenti:

  1. Finalmente qualcosa di buono si sta facendo in Italia grazie agli agricoltori siciliani avanti così

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  2. GRANDE Sicilia, GRANDi Italiani . La tradizione NON tradisce mai :-) :-)

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  3. Sarà sufficiente fregarsene del parere di questi organismi internazionali e finalmente imporre all'Europa le nostre scelte

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  4. Benissimo avanti così,anche nel mio paesino sto notando un fervorev intorno ai grani antichi e alla produzione di pasta bio .

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  5. Fantastico. Esistono anche notizie buone. Vi auguro il meglio❤️

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  6. Grandissima notizia, si dice: il passato è passato, nn torna + questa è l'eccezione ke conferma la regola, sosteniamo tutti questi AGRICOLTORI e il loro lavoro.

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  7. Complimenti questa è l'Italia che vogliamo c'è un riferimento per acquistarla direttamente

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  8. Ottimo! Così si deve fare ! Snobbare le multinazionali!

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  9. Dove si può trovare la farina di questi grani visto che in italia arriva quello del Canada e lo fanno passare x italiano?

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