Avocado: contengono fitosteroli, antiossidanti carotenoidi, acidi grassi omega 3 e gli alcoli grassi polyhydroxolated, composti che possono aiutare a ridurre l’infiammazione.
Broccoli e altre verdure crocifere: broccoli, cavolini di Bruxelles, cavoli e cavolfiori e altre verdure a foglia verde contengono sulforafano, che blocca gli enzimi che sono collegati al deterioramento articolare e, di conseguenza, alle infiammazioni croniche.
Anguria: contiene licopene, un inibitore cellulare per vari processi infiammatori. Funziona anche come antiossidante per neutralizzare i radicali liberi. Inoltre, l’anguria contiene colina, che aiuta a mantenere bassa l’infiammazione cronica.
Noci e altra frutta a guscio: altra grande fonte di acidi grassi omega-3.
Cipolle: le loro proprietà anti-infiammatorie sono un rimedio popolare per l’asma; le cipolle sono una buona fonte di quercetina, che inibisce le istamine che causano le infiammazioni.
Bacche: contengono composti polifenolici, in particolare antociani.
Cereali integrali: cereali integrali come riso, quinoa e grano bulgur sono stati associati ad una diminuzione dei livelli di CRP; sembra che le persone che mangiano meno cereali integrali abbiano marcatori di infiammazione più alti. La fibra dei cereali integrali, infatti, può aiutare a mediare i processi infiammatori, favorendo, tra l’altro, la perdita di peso.
Spezie: zenzero, rosmarino, curcuma, origano, pepe di Caienna, chiodi di garofano e noce moscata sono ricchi di composti anti-infiammatori che inibiscono il processo biochimico di infiammazione.
Uva: ricca di antiossidanti che combattono i radicali liberi. Spuntini a base di uva passa ed altra uva in generale, tendono a ridurre un marker di infiammazione conosciuto come “TNF-alfa”.
Soia: i fagioli, in generale, sono grandi fonti di composti vegetali anti-infiammatori chiamati fitonutrienti ma è la soia ad essere stata individuata dai ricercatori per la sua capacità di ridurre la proteina marcatore delle infiammazioni. Bisogna però assicurarsi che la soia sia organica, non-OGM.
Ginger: questa radice piccante ha guadagnato un seguito per i suoi poteri che calmano la nausea ma ha un altro asso nella manica, studi hanno dimostrato come l’utilizzo di tale radice abbassi i livelli di infiammazione post-esercizio e riduca drasticamente i dolori articolari causati da condizioni croniche di infiammazioni come l’osteoartrite e l’artrite reumatoide.
Patate dolci: alimenti ad alto contenuto di vitamine C ed E e carotenoidi, alfa e beta-carotene, come le patate dolci, sono anti-infiammatori.
Ciliegie: abbondano di antocianine (un tipo di fitonutrienti) ed offrono anche una dose potente di composti anti-infiammatori.
Cavolo: ricco di zolfo, costringe il fegato a lavorare il doppio smaltendo il carico in eccesso attraverso due cicli di disintossicazione, invece di uno. Può sembrare una cosa non buona ma, in realtà, il doppio smaltimento permette l’abbattimento delle tossine.
Noci: hanno la più alta concentrazione di omega-3 di origine vegetale, più di 10 fitonutrienti antiossidanti e polifenoli che svolgono anche un ruolo nel ridurre le infiammazioni.
Tè: si può anche combattere l’infiammazione sorseggiando il tè verde tra i pasti.
Fonte: www.collective-evolution.com
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