20/02/2023 - Una casa energeticamente autosufficiente, immersa nella natura, senza nessun allaccio ad alcuna utenza e quindi senza bollette, la troviamo in Umbria.VIDEO
E’ munita della massima coibentazione possibile per far si che il suo riscaldamento/raffreddamento richieda la minima energia disponibile, con ben 16 cm di polistirene sul tetto, le sue mura sono state costruite con blocchi di ISOTEX, composti da fibra di legno e cemento tradizionale, i quali hanno all’interno insolazione di 10 cm di polistirolo grafitato.
Per la produzione di acqua calda questa casa utilizza un pannello solare termico che scalda l’acqua utilizzando la luce del sole, la quale, oltre ad essere utilizzata nel quotidiano come acqua sanitaria, viene convogliata anche nel riscaldamento a pavimento, che ha bisogno di soli 30 o 35° per mantenere una temperatura accettabile all’ interno della casa (ovviamente abbinato ad una coibentazione ottimale come quella sopra descritta).
Per il riscaldamento questa casa utilizza anche l’ energia termica prodotta da una serra collegata, tramite un sistema di ventilazione che immette l’aria calda prodotta dalla stessa all’interno della casa. Ovviamente di sera, senza la luce del sole e a serra fredda, entra in funzione il riscaldamento a pavimento sopra citato.
Il fabbisogno energetico della casa viene soddisfatto da un impianto fotovoltaico e un impianto mini eolico. Quest’ultimo da corrente in caso di maltempo prolungato, ossia quando sia i pannelli fotovoltaici, sia il solare termico, non sono in grado di accumulare energia ( quando non c’è sole di solito c’è molto vento ). In questo caso inoltre il mini eolico alimenta una resistenza elettrica per scaldare la casa.
Il servizio idrico della casa è rappresentato solo ed esclusivamente dall’ acqua piovana, che viene più volte filtrata e riutilizzata per il fabbisogno giornaliero. Tutta l’acqua piovana recuperata dal tetto viene convogliata in una cisterna, nella quale vi è una pompa che la immette in un sistema di filtraggio per potabilizzarla e renderla adatta come acqua sanitaria. Tutti gli scarichi di docce e lavandini vengono poi convogliati in un “filtro degrassatore” che separa i saponi dall’acqua per poi poterla riutilizzare negli scarichi dei WC. Le acque reflue poi convogliano in una fossa HIMOF, dove andranno in un sistema di “fitodepurazione verticale” che permetterà di riutilizzare le acque per irrigare l’orto all’ esterno della struttura.
Questa struttura con questo straordinario progetto energetico è stata denominata “Natura Hotel” (maggiori info qui).
Vi mostriamo di seguito un servizio di Gabriella Lasagni ” La casa senza bollette” che descrive il progetto “Natura Hotel”. Buona visione
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