mercoledì 2 marzo 2022

I vaccini possono violare l’integrità del DNA umano

02/03/2022 - Tempo fa due studi avevano sollevato dubbi riguardo all’ennesima verità di comodo sui preparati a mRna chiamati vaccini e avevano trovato che contrariamente a quanto era stato solennemente detto e giurato, le istruzioni genetiche per produrre la proteina spike possono influenzare in vari modi il Dna attraverso enzimi di trascrittasi inversa che possono codificare dall’ Rna messagggero al Dna e viceversa. Su questo avevo anche scritto un post titolato
Homo Ogm che ha suscitato un qualche interesse. Ma adesso un nuovo studio pubblicato sul Molecular Biology Journal fornisce ora un’altra conferma di queste possibilità: il “vaccino” mRna di Pfizer provoca una conversione (cosiddetta trascrizione inversa) dell’mRNA in DNA umano. Gli autori avvertono che l’integrità del DNA genomico nel nucleo cellulare potrebbe essere compromessa e causare effetti collaterali come ad esempio lo sviluppo di tumori.

La ricerca, fatta da un team svedese di ricercatori dell’Università di Lund, mostra che il “vaccino” Covid di Pfizer entra nelle cellule epatiche umane in vitro e la proteina spike viene successivamente trascritta nel DNA entro sei ore dall’esposizione. Poiché si tratta di uno studio in vitro, il risultato non può essere trasferito senza riserve a organismi viventi e intatti, tuttavia è abbastanza insolito che gli studi in vitro non abbiano poi alcuna corrispondenza con ciò che accade “in vivo” e dunque questa ricerca solleva seri interrogativi sugli effetti dei vaccini mRNA sul DNA umano. Se sono distribuiti miliardi di dosi senza nemmeno essersi preoccupati di queste possibili conseguenze. Avvertono gli autori della ricerca “Il nostro studio mostra che BNT162b2 ( il nome ufficiale del preparato Pfizer) può essere trascritto inversamente al DNA nella linea cellulare del fegato Huh7, e questo può dare adito alla preoccupazione se il DNA derivato da BNT162b2 possa essere integrato nel genoma dell’ospite e influenzare l’integrità del DNA genomico, che potrebbe potenzialmente mediare effetti collaterali genotossici”.

Questo è particolarmente importante da un punto di vista anche formale poiché sono proibiti i farmaci che possono alterare il genoma umano e dunque questi cosiddetti vaccini forzosamente iniettati possono essere sospettati di fare proprio questo, anche se ufficialmente ( ma in maniera lucidamente menzognera) è stato dichiarato al pubblico che non ci poteva essere alcun passaggio dall’Rna messaggero al Dna. Adesso invece scopriamo che quanto meno in vitro questo fenomeno è possibile. E basti pensare che gli epatociti , le principali cellule parenchimali del fegato, svolgono un ruolo fondamentale nel metabolismo, nella disintossicazione, nella sintesi proteica e attivano anche l’immunità contro i microrganismi invasori producendo proteine ​​dell’immunità innata. Quindi se un effetto di trascrizione inversa può verificarsi la ragione vorrebbe che si smettesse immediatamente di iniettare questo pericolosi sieri genici in attesa di accertare come stanno effettivamente le cose ed evitare danni gravi che tuttavia non è detto che compaiano all’istante, ma salteranno fuori fra anni. Però qui è saltato qualsiasi concetto di precauzione, di ragione e di decenza, le persone sono state mandate come mandrie allo sbaraglio per ricavarne un profitto economico e un lucro politico. E adesso pensano che affilando le armi per una guerra che le stesse elite hanno preparato e provocato, potranno nascondere le tracce di tutto questo visto che molti ancora non si sono accorti di essere stati messi in gabbia o se lo hanno capito lo tengono per sé incapaci di reggere il distacco dall’opinione generale.

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