22/01/2021 - Quello che fino a un paio di settimane fa generava reazioni stizzite sui mainstream e veniva etichettato come "negazionismo" o "non notizia", adesso sta diventando a poco a poco vulgata. Investing spiega oggi come i problemi logistici nella fornitura, associati alle reazioni avverse e a risultati non proprio entusiasmanti dopo la somministrazione della prima dose, stiano generando frustrazione nelle autorità sanitarie statali e dubbi negli investitori.
Già alla fine di dicembre 2020 hanno iniziato a manifestarsi i primi problemi logistici con il vaccino di Pfizer Inc (NYSE:PFE) in 8 paesi europei, apparentemente legati alla ricerca di garanzie per quanto riguarda il mantenimento della temperatura. Dopo diverse settimane di distribuzione dei vaccini contro il coronavirus, stanno emergendo nuovi problemi. Quello di Moderna Inc (NASDAQ:MRNA) ha causato reazioni allergiche in uno dei suoi lotti in California, mentre nel Regno Unito l'efficacia della prima dose di Pfizer è stata messa in discussione. Il Regno Unito sta per rivedere l'efficacia del vaccino di Pfizer in seguito alle questioni sollevate da esperti israeliani, riferisce El Economista. La protezione fornita da questo vaccino dopo una prima dose (sono necessarie due dosi) è significativamente inferiore (33%) a quella inizialmente stimata durante gli studi clinici (circa 89%). La frustrazione non solo pervade l'Europa, ma anche il Canada. Il leader della provincia più popolosa del Canada ha detto che l'amministratore delegato di Pfizer dovrebbe essere perseguito legalmente e un alto funzionario dell'Unione europea ha invocato freddamente il principio 'pacta sunt servanda', riporta l'Associated Press. Alcuni paesi si sono già mossi. L'Italia e la Polonia minacciano azioni legali contro Pfizer qualora non ricevano i vaccini nei prossimi giorni come concordato.
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