Le industrie dei farmaci sono le stesse industrie che producono mangimi per gli animali da macello e dei concimi per produzioni
massive in agricoltura. Questo non vi suggerisce nulla? E’ il cerchio che si chiude e induce ad un arricchimento immorale delle industrie. Le stesse industrie che provvedono a colonizzare con guerre “virtuali” intere nazioni riducendo alla fame le popolazioni e creando emigrazione. Le stesse industrie che alimentano il sistema bancario mondiale.
massive in agricoltura. Questo non vi suggerisce nulla? E’ il cerchio che si chiude e induce ad un arricchimento immorale delle industrie. Le stesse industrie che provvedono a colonizzare con guerre “virtuali” intere nazioni riducendo alla fame le popolazioni e creando emigrazione. Le stesse industrie che alimentano il sistema bancario mondiale.
Soprattutto in Europa stiamo assistendo ad un continuo bombardamento di messaggi promozionali su medicinali che potrebbero essere tranquillamente sostituiti da prodotti naturali e biologici. Potremmo alimentarci in maniera completa senza alcun bisogno di integratori se le produzioni agroalimentari fossero condotte con metodologie antiche, piuttosto che con “norme” industriali. Il futuro dipende dalle nostre scelte: acquista prodotti agricoli a chilometro zero dal contadino che conosciamo o affidiamoci ai G.A.S. che rivendono prodotti acquistati direttamente dal produttore. Evitiamo accuratamente prodotti raffinati (farine 00, zuccheri raffinati, sali industriali, oli non d’oliva). Evitiamo di consumare carne e pesce. Siamo ancora in tempo per salvare il nostro mondo.
(Silvestro Montanaro: Giornalista nel 1989 firma più dossier sull’immigrazione clandestina e fa da addetto stampa alla prima associazione di immigrati. Nello stesso anno entra a far parte del gruppo fondante della trasmissione televisiva Samarcanda. Lavora con Michele Santoro anche a ‘Il Rosso e il Nero” e “Tempo Reale”, diventandone co-autore nell’ultima fase. Nel frattempo pubblica tre libri-inchiesta, di cui uno con “Baldini e Castoldi” adottato come libro di testo in numerose scuole, sul Mozambico e i suoi bambini nel dopoguerra. Silvestro Montanaro cura il progetto ‘Sciuscia’” comunemente elaborato, ne realizza alcuni episodi, e diventa poi l’autore di ‘Drug Stories”. Alla fine di questa esperienza, edita uno speciale televisivo sul debito estero dei paesi del Sud del mondo e realizza documentari fra i quali “Col cuore coperto di neve”, girato in Brasile sui temi del lavoro e della prostituzione minorile e “E poi ho incontrato Madid” sull’ultima delle terribili carestie che hanno afflitto il sud del Sudan. Nel 1999, insieme a P. Murgia, diventa autore del programma “C’era una volta” in onda su Rai Tre.)
Qui la puntata scomparsa dalle teche RAI:
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