Un team di ricerca olandese e belga ha scoperto il meccanismo che lega lo zucchero alla proliferazione e all’aggressività del cancro. Lo studio è stato condotto sul lievito, che presenta alcune proteine analoghe a quelle delle cellule tumorali.
Lo zucchero favorisce lo sviluppo del cancro e ne alimenta l’aggressività, un dettaglio che può essere sfruttato per realizzare diete efficaci per i malati oncologici. Lo ha determinato un team di studiosi olandesi della Katholieke Universiteit Leuven e uno del VIB-VUB Center for Structural Biology di Bruxelles, Belgio, che hanno condotto un progetto di ricerca congiunto sul lievito durato ben nove anni, a partire dal 2008. Gli studiosi, coordinati dai professori Johan Thevelein, Wim Versées e Veerle Janssens, hanno in parte chiarito come funziona il cosiddetto “effetto Warburg”, così chiamato in onore del premio Nobel tedesco Otto Heinrich Warburg. Si tratta del processo metabolico in base al quale le cellule tumorali convertono maggiori quantità di zucchero in lattato rispetto ai tessuti sani. È una caratteristica ben nota agli scienziati e utilizzata persino per diagnosticare alcune neoplasie, come quelle al cervello, sebbene il legame tra zucchero e cancro presenti ancora diversi lati oscuri.
Per provare a svelarli Thevelein e colleghi hanno fatto diversi esperimenti sul lievito, le cui cellule contengono le stesse proteine “RAS” presenti sulle cellule tumorali, in grado di provocare il cancro in una forma mutata. In parole semplici, gli scienziati hanno osservato che nel lievito la degradazione dello zucchero – intermediata dal fruttosio 1,6-biofosfato – è legata all’attivazione delle proteine RAS, che sono responsabili sia della moltiplicazione delle cellule di questo organismo che di quelle del cancro. Poiché il lievito non è influenzato da alcuni complessi meccanismi presenti nelle cellule dei mammiferi, che possono “nascondere” agli occhi degli scienziati determinati processi, il team di studiosi è riuscito a capire il modo in cui lo zucchero favorisce e alimenta la proliferazione del cancro proprio attraverso le proteine Ras. Questo dettaglio potrà essere sfruttato in futuro per mettere a punto diete in grado di limitare la proliferazione del cancro. Nonostante il risultato raggiunto, per Thevelein e colleghi la causa primaria dell’effetto Warburg resta tuttavia ignota, per questo continueranno le indagini sul lievito, considerato un eccellente organismo modello per lo studio di questa famiglia di patologie.
“La nostra ricerca rivela come il consumo iperattivo di zucchero ad opera delle cellule cancerose conduca a un ciclo vizioso di stimolazione continua dello sviluppo e della crescita del cancro, quindi è in grado di spiegare la correlazione tra la forza dell’effetto Warburg e l’aggressività tumorale”, ha sottolineato il professor Johan Thevelein. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati su Nature Communications.
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Fonte: Fanpage
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